Se siete a New York durante l’ultima settimana di Novembre, non potete di certo perdere una delle feste più sentite della città:
il Thanksgiving Day (Giorno del Ringraziamento). Gli americani amano questa giornata forse anche più del giorno di Natale.
Il Giorno del Ringraziamento sancisce l’inizio delle feste natalizie e gli abitanti di New York sono in fermento per la grande sfilata di Macy’s che ha inizio sulla 77th Street fino ad arrivare ai grandi magazzini Macy’s.
La parata più celebre del mondo risale al 1900 ed è un’iniziativa dei dipendenti di questo grande centro commerciale in segno di riconoscenza per tutti gli immigrati che sono giunti negli USA ed hanno trovato un nuovo lavoro.
Ma prima di raccontarvi la bellezza di una delle manifestazioni più adorabili di New York, bisogna fare un piccolo accenno alla storia di questo evento e a quello che viene riconosciuto come il primo Ringraziamento.
Era il 1621 quando i padri pellegrini decisero di festeggiare il giorno del raccolto d’autunno, così facendo si sancì anche una conciliazione tra i coloni inglesi e le tribù dei nativi d’America. Il Ringraziamento era legato alla religione a al ringraziamento di Dio, ma la tradizione è giunta fino ai nostri giorni e si festeggia sempre il quarto giovedì del mese di Novembre come stabilito nel 1864 dal Presidente Lincoln.
L’anno scorso, il 28 novembre era il giorno del ringraziamento ed io mi trovavo a New York.
Mi svegliai prestissimo la mattina per dirigermi nell’Upper West Side (fianco Central Park) alle 9.00 in punto e occupare un posto che mi permettesse di vedere immensi gonfiabili e fantasiosi carri colorati accompagnati da star e celebrità di tutto il mondo.
Per me è stato proprio come vivere in un film; ho visto i Black Eyed Peas che salutavano e incitavano tutti a divertirsi, le persone che si avvicinavano lanciando coriandoli e augurandoti “happy Thanksgiving Day”, e grandi bande musicali accompagnate da corpi di ballo…
Non ti senti mai solo in una grande città e NY non ha fatto eccezione!
Ricordo ancora di una signora che gentilmente mi offrì dei dolcetti al pan di zenzero e di un’altra ancora che chiese a me e al mio fidanzato, parlando italiano con accento americano, di quale parte d’Italia fossimo.
Questa giornata si festeggia in segno di gratitudine per quanto ricevuto durante l'anno trascorso e gli americani lo fanno in grande stile cucinando il famosissimo tacchino con la salsa di mirtilli.
Pensate addirittura che ogni famiglia ha la propria ricetta segreta e la cena va assolutamente passata a casa con le persone con cui si ha un forte legame e non al ristorante.
E per dolce? La tradizionale torta di zucca.
Io credo si abbia bisogno di un giorno come questo, perché nella vita siamo troppo impegnati per fermarci a rendere omaggio a ciò che ci viene offerto.
E specialmente in un anno particolare come questo, un anno in cui abbiamo passato tanti giorni a casa, in cui non abbiamo potuto viaggiare e conoscere altre persone, io dico grazie, perché ho ritrovato l’affetto delle persone care e riscoperto il profumo di un dolce fatto in casa.
SO, HAPPY THANKSGIVING DAY!
VANESSA PAPARELLA