Rimango sognante con quel biglietto in mano, uno stupido ragazzino italiano sul molo.
Mesi di accurata pianificazione mi avevano portato a quel momento: due giorni e sarebbe stata luna piena. E luna piena in Thailandia può significare solo Full Moon Party!
Mi adagio eccitato su un seggiolino di un bar mentre aspetto il tanto agognato traghetto per Koh Phangan quando lo vedo arrivare; infatti è meglio specificare subito che questa non è la storia di una notte di festa selvaggia ma la storia di Hans.
E Hans è alto, abbronzato, occhi profondi di ghiaccio, zigomi marcati e capelli brizzolati.
I muscoli agili, il sorriso smagliante. Indossa una canotta grigia con su scritto Koh Samui da bravo turista (almeno credevo).
‘’Ecco il tipico vacanziere occidentale sulla quarantina che cerca compagnia giovane nel sud-est asiatico’’ penso all’istante.
Lui intercetta il mio sguardo e sorridendo mi coglie alla sprovvista - La mia storia per un caffè! - esclama in perfetto inglese.
Da backpacker consumato non mi lascio travolgere dallo stupore e lo invito al tavolino.
Poche battute e ne sono già affascinato. Ordiniamo due caffè americani e mantiene la parola; scopro che è austriaco e in realtà ha più di sessant’anni!
- "La Thailandia è una scelta di vita my friend: a 25 anni, più o meno alla tua età, rimasi orfano dei genitori per un brutto incidente. Ero ancora nel limbo che separa l’adolescenza dalla vita adulta ed ero disperato... dopo aver ereditato la casa in cui ero cresciuto decisi di partire e ritrovare me stesso!
Mesi passati a peregrinare per l’Asia mi fecero venire una pazza idea: mettere la casa in Austria in affitto e vivere di quella piccola rendita passiva".
La ferita non si era ancora rimarginata e il pensiero di accumulare stress lavorando full-time in Europa lo tormentava.
Scoprì quindi che con 500€ al mese in Thailandia si potevano fare un sacco di cose!
In breve tempo si trasferì a Koh Samui, costruì la sua casa lontano dagli altri abitanti e sposò una giovane isolana.
Attualmente viveva ancora lì con quella che ho poi scoperto essere la terza moglie - vent’anni più giovane di lui.
Notando il mio stupore crescere ad ogni particolare mi invitò a casa sua per riposare dai bagordi della festa, qualora avessi voluto. Inutile dire che quell'invito non cadrà a vuoto!
Passati pochi giorni (e parecchie birre dopo) mi presento da lui reclamando l’ospitalità promessa per un giorno - subito accolto con la gioia di chi ama un po’ di compagnia internazionale di tanto in tanto.
Quel caffè sul molo aveva creato un legame - e quella storia una voglia di saperne di più.
Dopo 24 ore passate con lui sono quindi in grado di descrivere la giornata di uno che ha scelto di non lavorare mai un singolo giorno della sua vita:
Ore 07:00 - Sveglia e (immancabile) caffè in soggiorno.
Ore 07:30 - Controllatina all’orto e relativa manutenzione quotidiana. Le verdure coltivate da sé sono alla base della sua dieta.
Ore 08:30 - Dopo una fumatina di pipa sulla sedia a dondolo in veranda... canna da pesca e via! Sotto il promontorio.
Ore 12:30 - Ritorno solitamente vittorioso col pescato del giorno. Sfilettatura e preparazione del pranzo.
Ore 13:30 - Pranzo! Nessuna traccia di carne. Verdure, riso e pesce non mancano mai e a costo quasi zero.
Ore 14:30 - Siesta sull’amaca!
Ore 16:30 - Ora quotidiana di sport e ginnastica.
Ore 17:30 - Doccia e aperitivo
Ore 19:00 - Cena, fumata e lettura serale.
Ore 22:00 - Riposo
Alle mille domande spontanee che mi vengono c’è sempre una pronta risposta, scioccante nella sua semplicità!
- E l’elettricità?
- Per la maggior parte del giorno non serve ma nel caso abbiamo un generatore a gasolio per le esigenze di base.
- E il riscaldamento?
- Ma se fa caldo tutto l’anno!
Mano a mano che mi incaponisco incredulo lui smonta le abitudini da ultra-capitalista incallito.
La serata trascorre piacevole e fra uno spunto e l’altro arriva (troppo) presto il momento di separarci.
Da quell’incontro porto nel cuore la consapevolezza che un’altra strada è possibile e - nel mio piccolo - ne faccio tesoro ogni giorno.
Non c’è momento in cui non pensi al valore della libertà e a quanto il tempo sia la vera ricchezza della nostra esistenza!
La morale del racconto potrà sembrare banale ma è di non sprecare mai il proprio tempo - riaverlo indietro è impossibile...
STEFANO SILVESTRI