Mi adagio eccitato su un seggiolino di un bar mentre aspetto il tanto agognato traghetto per Koh Phangan quando lo vedo arrivare; infatti è meglio specificare subito che questa non è la storia di una notte di festa selvaggia ma la storia di Hans.
E Hans è alto, abbronzato, occhi profondi di ghiaccio, zigomi marcati e capelli brizzolati.
I muscoli agili, il sorriso smagliante. Indossa una canotta grigia con su scritto Koh Samui da bravo turista (almeno credevo).
‘’Ecco il tipico vacanziere occidentale sulla quarantina che cerca compagnia giovane nel sud-est asiatico’’ penso all’istante.
Lui intercetta il mio sguardo e sorridendo mi coglie alla sprovvista - La mia storia per un caffè! - esclama in perfetto inglese.
Da backpacker consumato non mi lascio travolgere dallo stupore e lo invito al tavolino.
Poche battute e ne sono già affascinato. Ordiniamo due caffè americani e mantiene la parola; scopro che è austriaco e in realtà ha più di sessant’anni!