
Città tipicamente siciliana è Trapani, conosciuta per le saline di color bianco con sfumature rosa,
caratterizzate da una flora e una fauna particolari tanto da essere protette dal WWF.
Essa non è solo città di
mare: sculture, palazzi, chiese, giardini e fontane la arricchiscono di scorci unici da fotografare.
Ma vero piccolo diamante della provincia è Erice, un piccolo borgo arroccato sulla
montagna che sovrasta la città di Trapani.
Certamente ventosa e ricca di vegetazione, presenta vie, salite e
discese che la rendono perfetta per i turisti “camminatori”.
Poco distante si trova Marsala, conosciuta per
lo sbarco dei Mille di Garibaldi ma anche, e soprattutto, per l’omonimo vino.



Trapani è anche meta obbligata se si vogliono visitare le bellissime isole Egadi.
Con un traghetto si può
facilmente raggiungere l’incantevole isola di Favignana, l’isola più importante dell’arcipelago, caratterizzata
da un vento caldo, spiagge di sabbia color avorio, ma anche da cave in tufo.
Consiglio di visitare quest’isola
in bici che si può affittare comodamente appena scesi dal traghetto. Ovviamente ci sono alcune salite e
discese, sabbia e ghiaia, ma il tragitto è adatto a tutte le età.
Basta immaginare che buona parte delle bici a
disposizione sono delle comuni Graziella!
Oltre all’isola di Favignana, l’arcipelago è composto dalle più
selvagge isole di Marettimo e Levanzo, che purtroppo non ho visitato per mancanza di tempo.
Indimenticabili e ricche di “personalità “ sono le isole Eolie, ormai conosciute anche al di fuori dell’Italia.
L’arcipelago è composto da 7 isole: Lipari, Vulcano, Stromboli, Salina, Alicudi e Filicudi.
Queste ultime tre
non ho potuto visitarle… e voi stessi, viaggiatori esperti quali siete, sapete che non tutto può essere
organizzato e il mare mosso è tra quei fattori imprevedibili!
La prima isola che ho potuto raggiungere in aliscafo è stata Lipari, piccolo gioiello siciliano. ormai molto
turistico. Palazzi e hotel di color bianco, fiori di ogni colore e ristoranti tipici, la rendono adatta anche a
famiglie o bambini piccoli. Caratteristici sono gli stretti vicoli, il castello, ma anche la pizza centrale, molto
frequentata nelle fresche serate estive.
Seconda tappa è stata l’indimenticabile Vulcano! Come indicato dal nome, essa è di origine vulcanica e
proprio legato a questo suo aspetto, è possibile svolgere diverse attività per la presenza di fumarole
sulfuree, getti di vapore bollente sulla crosta terrestre o sottomarini, che rendono l’aria piuttosto
puzzolente a causa dell’enorme quantità di zolfo presente, ma anche fanghi vulcanici che richiamano
decine di persone a fare un bagno caldo.
Attenzione però: ricordate di portare un costume da usare
unicamente in questa occasione in quanto lo zolfo li rovina fino a renderli inutilizzabili. Le spiagge sono
ovviamente di color nero, tipico dell’ossidiana.
Quest’isola può ricordare l’inferno Dantesco, ed infatti la
leggenda narra che se ci si immerge nelle acque sulfuree, è possibile udire il respiro del vulcano ancora
attivo!

Terza meta è stata l’isola di Panarea, tranquilla e dall’atmosfera rilassante. A causa della sua fama, oggi è
ricordata come “Isola dei VIP” e per questa ragione, sta diventando meta del turismo di massa. Come è
accaduto a me, il vostro traghetto potrebbe addirittura attraccare a fianco del lussuoso yacht di
Dolce&Gabbana!
Se però volete assistere ad uno spettacolo ed evento unico nel suo genere, andate a
Panarea il 29 giugno, durante le celebrazioni di San Pietro.
Infine, l’ultima isola che ho visitato e che più mi ha colpito è stata Stromboli. Attraente, affascinante, ma
altrettanto spaventosa, essa ha eruzioni ogni 20 minuti circa.
Io ho potuto circumnavigarla in barca,
osservando le conformazioni sottomarine e i vulcani non emersi sotto la superficie dell’acqua, tra cui il
celebre Strombolicchio, vulcano più antico dello Stromboli e sede del faro.
Secondo la leggenda, esso era il
tappo dello Stromboli, lanciato in mezzo al mare in seguito ad una violenta eruzione. Ecco, l’eruzione!
Una
fiammata di lava di color rosso, arancio e giallo intenso si è innalzata verso il cielo per poi scendere
lentamente sul cono del vulcano.

Questo viaggio mi ha lasciato tantissimi ricordi, profumi, gusti e una disponibilità unica: mare, sale, sole,
templi, chiese, fiori, piatti tipici, vento, grotte, giardini e tradizioni.
Si conclude così il nostro tour itinerante
virtuale alla scoperta della bellissima regione Sicilia.
Ora, non rimane che poter vedere questi luoghi
affascinanti di persona, magari gustando una granita in riva al mare!
ELISA NICOLI