Il mio primo viaggio itinerante è stato proprio in Sicilia e benché fossi ancora piccola, ho vividi ricordi di questa terra che unisce storia, arte e tradizioni di epoche diverse.
Mosaici, spiagge, rovine antiche e leggende caratterizzano questa incantevole regione.
Acireale è stata la prima città siciliana che ho visitato.
Le sue magnifiche spiagge laviche di sabbia scura sono dovute alla vicinanza al vulcano Etna, il “Mongibello” in siciliano.
Il luogo più caratteristico è la Piazza del duomo, attorno alla quale si concentrano tutti i palazzi più importanti della città.
Dal punto di vista paesaggistico però, la Timpa ti toglie il fiato dall'alto del suo bellissimo promontorio dal quale si può avere una ampia visuale sulla riserva naturale vicina.
Avendo intrapreso questo viaggio da piccola, rimasi affascinata dai carri di carnevale, figure enormi di cartapesta dai colori sgargianti.
Obbligatorio, per me, ammirarle mentre si gusta un tipico cannolo o una granita siciliana!
Come tutti sanno, il vulcano Etna, gigante naturale affascinante e spaventoso, è circondato da piccoli paesini.
Assoluto spettacolo sono le sue sporadiche eruzioni di colore rosso fiammante e la cenere scura che si innalza e ricade a chilometri di distanza. Per pochi giorni di differenza non ho avuto la possibilità di vedere il vulcano in azione, ma ho toccato con mano rocce e cenere laviche.
Tappa obbligatoria è un' escursione su questa montagna addormentata, spettacolo mozzafiato.
Poco distanti si trovano le gole di Alcantara, un canyon naturale di pietra lavica.
La dimostrazione concreta che l’Etna è l’elemento fondamentale di questa zona è il paese di Randazzo, le cui case sono costruite proprio con pietra lavica.
La meta seguente è stata Castelmola, oggi considerata uno dei borghi più belli d’Italia e non è difficile comprenderne il motivo: la vista su Taormina è incantevole. Qui si produce un ottimo vino di mandorle ma la cosa più estrosa in questo storico borgo è certamente un bar con decorazioni falliche.
Non si può dimenticare che la Sicilia è famosa per i reperti storici, i templi e le costruzioni risalenti alla Magna Grecia.
È emozionante camminare all’interno dell’anfiteatro di Taormina, ampio, di colore chiaro.
Non è l’unico di questa regione, ma è certamente uno dei meglio conservati.
Altre tappe storiche e artistiche sono i templi e l’anfiteatro collocati a Segesta e Selinunte, di dimensioni minori.
Altrettanto suggestiva è l’Isola Bella, poco distante dalla costa di Taormina. In determinati periodi dell’anno, è possibile raggiungerla direttamente a piedi, grazie alla bassa marea che fa emergere una sottile striscia di sabbia.
L’arte è un altro aspetto da considerare in questa magnifica regione meridionale. Non mi riferisco solo all'architettura, ma anche ai mosaici.
L’esempio più colorato e dettagliato è senza dubbio la Villa imperiale del Casale a Piazza Armerina. È un’antica villa romana perfettamente conservata, i cui pavimenti sono ricoperti da minuscole tessere colorate che assumono significato solo con la visione d’insieme.
Anche il duomo di Monreale (in provincia di Palermo) è completamente rivestito da mosaici color oro, rendendo l’interno della chiesa stessa luminoso e ricco.
Proseguendo il viaggio, sono giunta ad Acicastello e Acitrezza. Qui è impossibile non sostare almeno un pomeriggio in spiaggia, osservando i magnifici faraglioni, detti isole Ciclopi, che si stagliano di fronte alla costa e pensare alla storia dei Malavoglia narrata da Verga.
Come sempre, numerose leggende si uniscono alla storia e alla geografia del luogo, dando un tocco di fascino ulteriore alla bellezza di questa terra.
ELISA NICOLI