Lì dove la musica e la storia si uniscono e creano un connubio perfetto. Polignano a Mare, la città di Domenico Modugno e dalle origini greche, è nata su una costa frastagliata dal suo magnifico mare, il quale si può ammirare grazie alle sue fantastiche terrazze.
Se la immaginate come un colore, sarebbe l’azzurro e se pensate alle sue stradine, sarebbero i grembiuli della nonna quelli che profumano di vecchio, ma che non gettereste mai perché c’è un legame profondo.
Potrei viaggiare per ogni confine, ma questa città che fa parte della mia terra resta per me il posto più bello del mondo.
La prima cosa da vedere appena arrivate a Polignano? Lama Monachile.
Due colonne in pietra che cadono nell’insenatura di sabbia Cala Porto.
Si dice che un tempo, qui ci fossero le foche monache e quindi il nome derivi proprio da loro.
Oggi trovate tantissima gente che si gode una giornata di sole e mare, ma diverso tempo fa era utilizzato come porto per scambi con la Repubblica di Venezia.
Se la vistate in estate state tranquilli, la bellezza di questo posto è in grado di farvi dimenticare la gente che lo affolla.
Tuffatevi in queste acque dall'azzurro cristallino prima di entrare nel centro storico di Polignano.
La città è abbracciata da diverse culture, araba, bizantina, spagnola e normanna.
Attraversando l’Arco della Porta noterete questo mix di colori e stili decorativi che contraddistinguono questa perla della Puglia.
Ah dimenticavo, quando visitate il centro storico non fatelo in costume da bagno perché potreste rincorrere a sanzione.
Ritornando alla nostra passeggiata all'interno del nucleo storico, superato l’arco, noterete case bianche e balconi pieni di fioriere e quasi vi sembrerà che il tempo si sia fermato.
Attraversate la piccola stradina piena di negozietti di artigianato ed entrerete in una piazza, davanti a voi piccoli chiostri ed un bianco splendente.
Sollevate gli occhi e vedrete un orologio in cima ad un palazzo, si chiama proprio così Palazzo dell’orologio e pensate che viene ancora caricato a mano da una signora.
Allora, mi credete quando vi dico che è come se il tempo si sia fermato?
Addentratevi nelle viuzze davanti a voi, queste strade sono piene di poesia.
Un’artista barese firmandosi come “Guido, il Flaneur” ha deciso di dipingere poesie e versi di poeti e scrittori per tutto il centro storico. Fatevi trasportare dalle poesie e arriverete ad una delle terrazze (piccola, ma non meno importante) da cui ammirare il mare.
Fermatevi e godetevi la bellezza di questo mare così limpido che quasi somiglia ad un dipinto. Qui c’è un piccolo bar, prendetevi un aperitivo e rilassatevi davanti a questo panorama prima di proseguire.
Famosissima è la viuzza con la “scala della poesia”, qualche tempo fa una mattina gli abitanti di Polignano si svegliarono e non trovarono più la poesia e il gesto fu ricondotto al proprietario dell’abitazione. Tuttavia non fu così, fu cancellata da Guido stesso, ma poco tempo dopo ricomparve.
Gli abitanti e i turisti sono legati a questa scala, perché l’artista partendo da qui ha pian piano abbellito il paese, rendendolo unico nel suo genere.
A pochi passi da qui c’è la terrazza Santo Stefano. Affacciatevi e ammirate Lama Monachile e Cala Porto dall’alto; in qualunque stagione visitiate la città, questo posto ha sempre una sua particolarità. D’estate vedrete tanta gente che si arrampica sugli scogli per provare tuffi spericolati, in inverno splenderà di luci natalizie che colorano la città rendendola magica.
Si è fatta l’ora di pranzo e se non avete mai provato un panino con il pesce è giunto il momento di farlo, Pescaria è la giusta soluzione.
Doverosa è la visita alla statua di bronzo di Domenico Modugno che ha saputo onorare la sua città con le sue canzoni.
Scendete le scale alle spalle della statua, per arrivare alla Pietra Piatta e qui la sensazione ti libertà pervaderà il vostro corpo.
Si lo so, il posto è meraviglioso e data l’altezza vi sembra quasi di volare:
Volare... oh, oh!
Cantare... oh, oh, oh, oh!
Nel blu, dipinto di blu,
Felice di stare lassù.
E volavo volavo felice più in alto del sole ed ancora più su
Mentre il mondo pian piano spariva lontano laggiù,
Una musica dolce suonava soltanto per me...
VANESSA PAPARELLA