Frank Sinatra cantava “Start spreading the news, I’m leaving today, I want to be part of it, New York, New York” (tradotto "Inizia a diffondersi la notizia, oggi partirò,
voglio essere parte di lei New York, New York")... ed è davvero così; il primo passo in questa magnifica città e ti senti al centro del mondo.
Personalmente non sono mai stata attratta dalle grandi città, tuttavia New York sa sorprenderti.
Non basterebbe una settimana per poterla visitare ed io fino a quel momento l’ho solo immaginata e vista attraverso i tanti film di cui spesso è protagonista.
Perciò, vorrei iniziare a raccontarvi il mio viaggio nella città che non dorme mai partendo da una passeggiata a Central Park.
Sapevate che nella seconda metà dell’Ottocento questo grande polmone verde era una zona occupata da allevamenti e discarica di rifiuti? Ci vollero migliaia di operai e ben 13 anni per trasformarlo nel parco che oggi accoglie visitatori da tutto il mondo e per visitarlo dovreste prendervi un’intera mattinata.
Partiamo da quella che per me è l’icona e il cuore di questo parco: Bethesda Terrace and Fountain.
Un tempo zona di spaccio, oggi è il luogo in cui tutti i newyorkesi si danno appuntamento, la sua terrazza si affaccia sulla fontana conosciuta anche con il nome “Angel of the waters”. Il nome non è casuale perché rappresenta l’angelo che benedice le acque della piscina di Bethesda dandole poteri curativi.
Ma volete sapere qual è il posto più romantico? E’ il Bow Bridge, sicuramente il più suggestivo tra i sette ponti presenti nel parco anche perché qui in tanti fanno la loro fatidica proposta di matrimonio.
E’ il preferito di tutti in assoluto, non solo per il suo significato e per ciò che rappresenta, ma anche per l’eleganza e la vista che si gode, perciò è assolutamente doveroso visitarlo.
Il laghetto su cui si affaccia il ponte è chiamato The Lake e da qui si possono ammirare le torri del palazzo San Remo; pensate che si possono affittare delle barchette a remi per poter fare un giro.
Passeggiando in questo posto meraviglioso e abbracciato da così tanti grattacieli, mi sono imbattuta nel due statue più famose presenti nel parco: la Statua di Balto e la Statua di Alice nel paese delle meraviglie.
Dovete sapere che sono un grande amante degli animali e ci tenevo a vedere la statua di un cane che ha salvato migliaia di vite dalla difterite.
In questa lunga passeggiata non può mancare una tappa fondamentale: Strawberry Fields. Questa zona del parco è a forma di lacrima ed è stata dedicata alla memoria di John Lennon il quale morì a pochi passi da lì; tutti conosciamo il celebre mosaico con la scritta che dice “imagine” e che riporta alla sua famosissima canzone, quello che forse non sapete è che questo mosaico fu fatto da un gruppo di artigiani napoletani e donato a Central Park.
La nostra passeggiata volge al termine con la visita a The Pond. A pochi passi da qui, scorre la vita frenetica di New York e questo è il luogo in cui godersi un momento di serenità e tranquillità all’interno del parco.
A mio avviso è in assoluto il punto più pittoresco di Central Park, provate a sedervi su una panchina e guardate gli alberi intorno allo stagno e la skyline di New York sullo sfondo.
In una città così movimentata, questo è un vero angolo di paradiso.
VANESSA PAPARELLA