Il 99% dei turisti occidentali viene a Mauritius per non muoversi dalla sdraio, quasi senza uscire dagli imponenti Hotel di lusso sparsi per l’isola. Così facendo si perdono uno dei Parchi più avventurosi e selvaggi di tutta l’Africa!
La partenza è fissata per la mattina all’alba, distanza da casa alla destinazione soltanto un’ora e mezza.
Alle 5,36 il sorriso di Denny, la mia guida per l’escursione, illumina lo spiazzo all’ingresso di casa mia.
La partenza è fissata per la mattina all’alba, distanza da casa alla destinazione soltanto un’ora e mezza.
Alle 5,36 il sorriso di Denny, la mia guida per l’escursione, illumina lo spiazzo all’ingresso di casa mia.
‘Buongionno Monsieur Stefanò - comment ca va?’ - la prima voce umana del giorno.
‘Ciao Denny, dove mi porti oggi?’ - rispondo sorridendo in italiano.
Il viaggio è tranquillo, a quest’ora il lento traffico infernale che caratterizza Grand Baie deve ancora prendere il sopravvento sulla mattinata.
Una vegetazione rigogliosa e lussureggiante avvolge il perimetro del Black River Gorges National Park. Nel 2004, al proprio interno, morirono Bernard & Camille, due turisti francesi che decisero di esplorare la foresta per conto loro. Senza il supporto di una guida scomparvero presto fra i sentieri e i loro scheletri vennero ritrovati tre settimane dopo appoggiati al tronco di un albero, ancora mano nella mano. Nessun animale li aveva attaccati, ma risultò impossibile per loro nutrirsi senza un’adeguata preparazione alla sopravvivenza in autonomia.
Volendo evitare la loro stessa fine mi affido all’esperienza pluriennale di Denny - l’unico con uno score invidiabile di zero incidenti in tutta la carriera di guida.
‘Ciao Denny, dove mi porti oggi?’ - rispondo sorridendo in italiano.
Il viaggio è tranquillo, a quest’ora il lento traffico infernale che caratterizza Grand Baie deve ancora prendere il sopravvento sulla mattinata.
Una vegetazione rigogliosa e lussureggiante avvolge il perimetro del Black River Gorges National Park. Nel 2004, al proprio interno, morirono Bernard & Camille, due turisti francesi che decisero di esplorare la foresta per conto loro. Senza il supporto di una guida scomparvero presto fra i sentieri e i loro scheletri vennero ritrovati tre settimane dopo appoggiati al tronco di un albero, ancora mano nella mano. Nessun animale li aveva attaccati, ma risultò impossibile per loro nutrirsi senza un’adeguata preparazione alla sopravvivenza in autonomia.
Volendo evitare la loro stessa fine mi affido all’esperienza pluriennale di Denny - l’unico con uno score invidiabile di zero incidenti in tutta la carriera di guida.
Dopo un breve spuntino ci inoltriamo di buona lena fra i sentieri, con un solo obiettivo: il piccione dagli occhi rosa e i macachi mauriziani.
La folta vegetazione nasconde 9 specie endemiche di uccelli a rischio estinzione che si trovano solo a Mauritius - il cui Re indiscusso è appunto il pink eyes pidgeon.
La strada si snoda fra diversi punti panoramici e cascate (le più famose quelle di Tamarin e Alexandra) ma le ore passano e ancora nessuna traccia di macachi e uccellaccio.
Decidendo di fare una sosta, ci sediamo per uno spuntino veloce e... zac! Ecco che il mio zaino è preso d’assalto da un famelico macaco in cerca di banane.
Trovato il frutto, zompa via così rapidamente da non darmi neanche il tempo di scattare una foto. Ma un altro obiettivo della check list è stato spuntato! Nonostante ciò Denny non è ancora soddisfatto e promette: ‘On va a trouver le pidgeon, doute pas’.
La flora è magnifica e ancora una volta gioisco per aver deciso di esplorare e sudare piuttosto che spendere il mio giorno libero a gongolare pigramente da qualche parte...
La folta vegetazione nasconde 9 specie endemiche di uccelli a rischio estinzione che si trovano solo a Mauritius - il cui Re indiscusso è appunto il pink eyes pidgeon.
La strada si snoda fra diversi punti panoramici e cascate (le più famose quelle di Tamarin e Alexandra) ma le ore passano e ancora nessuna traccia di macachi e uccellaccio.
Decidendo di fare una sosta, ci sediamo per uno spuntino veloce e... zac! Ecco che il mio zaino è preso d’assalto da un famelico macaco in cerca di banane.
Trovato il frutto, zompa via così rapidamente da non darmi neanche il tempo di scattare una foto. Ma un altro obiettivo della check list è stato spuntato! Nonostante ciò Denny non è ancora soddisfatto e promette: ‘On va a trouver le pidgeon, doute pas’.
La flora è magnifica e ancora una volta gioisco per aver deciso di esplorare e sudare piuttosto che spendere il mio giorno libero a gongolare pigramente da qualche parte...
Dopo 5 ore e mezzo di camminata il percorso circolare sta per terminare e inizio a disperare di poter avvistare il vero Re della foresta, quand’ecco un frullio di ali fra le foglie. Era proprio lui, il Piccione dagli occhi rosa!
Ad oggi si contano più di 9.000 esemplari mentre nel 1994 ne erano rimasti soltanto 12 ancora in vita.
Un ottimo lavoro di preservazione da parte del Governo Mauriziano e un piacere per i birdwatcher di tutto il mondo che ogni anno giungono in massa a Mauritius per ammirarlo in tutto il suo splendore.
Ad oggi si contano più di 9.000 esemplari mentre nel 1994 ne erano rimasti soltanto 12 ancora in vita.
Un ottimo lavoro di preservazione da parte del Governo Mauriziano e un piacere per i birdwatcher di tutto il mondo che ogni anno giungono in massa a Mauritius per ammirarlo in tutto il suo splendore.
Stanco ma felice neanche mi accorgo che Denny mi tende il pacchetto di sigarette per celebrare insieme un altro successo mentre avvia il motore per riportarmi verso casa!
Mauritius è relax ma anche avventura e spero che chiunque legga quest’articolo non si limiti alla sola visita delle spiagge ma si avventuri e si perda in questa natura selvaggia.
Al prossimo racconto qui su Mondo in Altalena!
Mauritius è relax ma anche avventura e spero che chiunque legga quest’articolo non si limiti alla sola visita delle spiagge ma si avventuri e si perda in questa natura selvaggia.
Al prossimo racconto qui su Mondo in Altalena!
Stefano Silvestri - VESTRI'S BUCKET LIST